Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

1 febbraio 2012

Sulla morte, senza esagerare.

Wislawa  Szymborska non è  più con noi , da poche ore. Domani si scriveranno fiumi di  parole, stasera  vorrei  mandare un pensiero speciale a una grande donna. Per tutti gli attimi di eternità che la sua poesia ci ha concesso di vivere.

Sulla morte, senza esagerare

Non s'intende di scherzi,

stelle, ponti, tessitura, miniere, lavoro dei campi, 
costruzione di navi e cottura di dolci. 
Quando conversiamo del domani
intromette la sua ultima parola
a sproposito. 

Non sa fare neppure ciò
che attiene al suo mestiere: 
né scavare una fossa, 
né mettere insieme una bara, 
né rassettare il disordine che lascia.

Occupata a uccidere, 
lo fa in modo maldestro, senza metodo né abilità.
Come se con ognuno di noi stesse imparando.

Vada per i trionfi, 
ma quante disfatte, 
colpi a vuoto
e tentativi ripetuti da capo!

A volte le manca la forza
di far cadere una mosca in volo.
Più di un bruco 
la batte in velocità.
Tutti quei bulbi, baccelli, 
antenne, pinne, trachee, 
piumaggi nuziali e pelame invernale
testimoniano i ritardi
del suo svogliato lavoro.

La cattiva volontà non basta
e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni
è, almeno fin ora, insufficiente.

I cuori battono nelle uova. Crescono gli scheletri dei neonati.
Dai semi spuntano le prime due foglioline, 
e spesso anche grandi alberi all'orizzonte.
Chi ne afferma l'onnipotenza
è lui stesso la prova vivente
che essa onnipotente non è.

Non c'è vita
che almeno per un attimo
non sia immortale.

La morte
è sempre in ritardo di quell'attimo.
Invano scuote la maniglia
d'una porta invisibile.
A nessuno può sottrarre
il tempo raggiunto.


Da una mail di un'amica. Grazie.

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