Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

26 giugno 2011

Arguzie da trasloco.

Questo sarà il 17°nella mia vita. E il 4° in quattro anni: il primo dall'Italia in Lakronstr., poi da Lakronstr a Josef Neubergerstr., poi in Simrock e alla fine di nuovo in Italia. Stavolta scialiamo, pure trasloco doppio, che c'è anche l'appartamentino di Paolo, una deliziosa topaietta da trasformare in bomboniera per single di ritorno, o sedicente tale. Diciamo che tenendoci così allenati alcune piccole arguzie le abbiamo capite. Mantenere sempre le scatole degli elettrodomestici, per esempio, e pure dei complementi d'arredo.
Ti fan risparmiare un sacco di tempo! Prendi l'oggetto in questione, la sua scatola con la foto e il nome ben stampato, l'anima in cartone acconciamente sagomata e oplà. Lo sbatti dentro. Niente carte da giornale, bottonato, nastro adesivo che si impeciola per via...

L'idea l'ho carpita dai tedeschi. Lo so, lo fanno anche gli italiani, ma i tedeschi di più. Loro le scatole le tengono sempre. Per svariate ragioni. Ricicli perfetti alle ricorrenze, supporto alla vendita del proprio usato sui numerosi siti dedicati a questo hobby, amatissimo, rivendere le proprie carabattole anche per pochi spicci, e , appunto accelerare l'imballaggio in caso di trasloco.
Altro "copione", mantenere gli scatoloni Umzug,quelli grandi da trasloco. Belli impilati. C'è sempre qualche amico che te li chiede, poi si restituiscono e l'etichetta prevede che quelli rovinati vadano ricomprati. Oppure gli scatoloni si rivendono...Giuro che qualcuno lo fa...E qualcuno li compra!

Il vento fa il suo giro.

Oggi è l'ultima notte in Simrockstr. Il trasloco "vero" è il 30, ma abbiamo deciso di trasferirci dalla Anto, per qualche giorno. Così si possono interrompere i cicli continui della casa, lavatrice e cucina, e pulire e raccogliere le eventuali carabattole.
Si dorme coi materassi a terra, proprio come la prima notte in Simrock Strasse. Era inverno, la prima notte e la neve scendeva a fiocchi radi. Stasera è tornato il sole, fuori  è estate. Mi ricordo che avevo dormito bene, quella notte. Malgrado il freddo nella grande stanza.
"Dove siete? Lì nella casa bianca? Lì viveva Katarina", mi ha detto oggi il mammo italiano che ho incontrato in Trattoria - il Jap sotto casa, giusto la settimana scorsa.  "Dove, a casa mia?" "Credo di sì, aveva quattro anni quando si sono trasferiti, lei e la famiglia, era una buona amica di Elisa"...Elisa "nuova" come la chiama Ari, è la figlia del mammo. Oggi ci siamo incontrati per fare giocare le bimbe, poi Ari si è fermata a pranzo, vivono giusto di fronte a casa nostra, in una specie di comune new age che condivide l'asilo e qualche spazio riunioni.
Ora ricordo, la bimba, la madre... Yvonne, si chiamava Yvonne, ma il cognome non mi sovviene. Erano gli affittuari di questo appartamento prima che subentrassimo noi. Ricordo questa donna gentile, la bimba grandi occhioni che si stringeva alla sua gamba e un bimbo, sembravano sereni e mi era piaciuta l'idea di abitare in un luogo che ospitava famiglie serene. Il pianoforte nel soggiorno, una grande casa delle bambole di legno. Per tanti mesi è rimasto l'odore di quella famiglia, di quella casa, un odore piacevole di legno e borotalco. Poi, un giorno, quando ho aperto la porta, quell'odore non c'era più.

8 e mezzo.

Otto euro e mezzo per risuolare i tacchi alle mie ballerine. Ecco un altro motivo per cui NON mi mancherà la Germania!

24 giugno 2011

Nuvole.

E' la notte di San Giovanni. Fa freddo, ha piovuto quasi tutto il giorno, ma la sera il cielo si è aperto, un sole rosso si fa strada tra le nuvole bigie. Lancia lampi lampone. Mi ricorda le prime settimane a ddorf. Abitavamo in un grazioso appartamento, all'ultimo piano, dalle finestre dell'esterno si vedeva solo il cielo. Queste nubi grosse che correvano, si scontravano, si accavallavano, si superavano, mi ipnotizzavano.
Il cielo in pianura padana è noioso. Qui grandioso. Lontano e potente. Irraggiungibile, imprevedibile. Rosa, viola, strisce color zafferano. Anche stasera un grande show. Come allora, i primi tempi. Poi, la mattina, al solito piove.

21 giugno 2011

E Ryanair merita un posto d'onore...

Tra le cose che NON mi mancheranno della Germania eccelle Ryanair, e la sua comoda linea Weeze-Orio....

20 giugno 2011

Cose che non capirò mai, due.

Via cartacce e immondizie. Ma il vetro invece no.
La Germania è più pulita dell'Italia. Punto. Poche cartacce, anche ai bordi di strade e autostrade, il verde pubblico è amato e rispettato. Gli spazzini sono dappertutto, non c'è evento che non s'inauguri con la sfilata dei mezzi della polizia e non termini con il camion aspiramonnezza (bello lindo e scintillante nei suoi colori vivaci, e già che sfila, aspira...)
Però frammenti e schegge di vetro sono ubique e rappresentano un pericolo potenziale nei parchi, sulle spiagge del Reno, le piazze. Ma perché il vetro "no"? Nei riti della bevuta conviviale, pare che ci il lancio della bottiglia sia il momento clou. Durante l'interminabile Carnevale renano è davvero difficile dribblare i mucchi di vetri e bottiglie sui marciapiedi. Le bottiglie sono frequentemente consumate per strada, ricordo lo shock nel vedere i gruppi di ragazzini e ragazzine marciare passandosi la bottiglia da cui bevono "a canna"; il venerdì sera è normale trovarsi sulla scalinata fronte Reno e bersi la bottiglietta in piacere solipsistico. In questi casi, tra l'altro è consuetudine lasciare il vuoto in qualche angolo discosto. Un barbone la raccoglierà e ci ricaverà qualche spicciolo. Una maniera tutta tedesca, senza contatto umano e scambio verbale, di fare beneficenza!
 

19 giugno 2011

Cose che non capirò mai.

Comincia un elenco, parziale e sempre aggiornabile, dei controsensi teutonici.

Primo:
In ogni bagno di casa, ormai, c'è il notouch dispenser per il sapone (evita ogni contatto digitale tra gli utilizzatori) però penzolano "en plein air" le pezzette afferenti ai vari deretani della famiglia (...e quando non penzolano, c'è poco da stare allegri che, a queste latitudini, il bidet non c'è)

18 giugno 2011

Quello che non mi mancherà, della Germania...

Sigh,sniff, sob. Ci siamo. Tutto si addensa. Tempo di trasloco, di scatole dovunque, di bimba nervosa che si aggira in un paesaggio domestico sovvertito, di documenti da preparare per il rogito, di pratiche da sbrigare, di ciao senza arrivederci, di pensieri densi sul futuro, da ridisegnare. La spinta positiva si assottiglia, le energie calano. Il sorriso si spegne. E allora, ogni tanto prendo nota, mentre mi vedo vivere, delle cose che NON mi mancheranno.Che non rimpiangerò. Penso che sarà bello, per esempio, cantare in macchina con i finestrini aperti qualche canzonetta. Qui istintivamente ormai i finestrini li chiudo, che ti guardano tutti come se fossi matta. In Germania non si fischietta, né si canta. La musica a paletta è presidio tamarro. Lo fanno solo i bambini, cantare, e pure malvolentieri. Penso che sarà bello andare al bar e prendere un caffè, che è un espresso vero e magari anche un cappuccio di dimensioni normali e con la schiuma regolarmente fitta. Sarà bello bere un aperitivo, parlare fuori dalla scuola con le altre mamme, mandare a quel paese gli automobilisti nella tua lingua, sorridere al postino e aspettarsi un sorriso di risposta. Penso che sarà bello fare la spesa in un supermercato dove scegliere tra vari tipi di mozzarella, di parmigiano,di cacciatori,di pasta. Andare in montagna. In gita al lago. Al mare in un mare dove puoi farci il bagno. Ascoltare le canzoni. Andare al cinema. Discutere di politica. Uhm. Ma davvero sarà bello?

16 giugno 2011

Grazie all'esterichia, la Germania scopre il Bicarbonato.

Vardala lì, la Esterichia, forme paffute in negligè rosa. Come le pin-up degli anni '50.


Da quando c'è lei, o meglio la versione "dark lady", tante piccole abitudini a Ddorf sono cambiate. Sparite le scatoline con le fette di mela, merenda sana dei bimbi al parco (e siccome le scatolette sono sempre le stesse, in offerta periodica da Tchibo, ognuna è personalizzata con nome cognome e indirizzo del minore...); fine delle insalate fantasia, spesso il top delle velleità culinarie locali - e di questo non ci crucciamo più di tanto-; riscoperta del Natron. il Natron altro non è che il multifunzionale bicarbonato. Blando antibatterico, utile per lavare a fondo vegetali e frutta nonché gli utensili. Ante Esterichia giaceva nell'angolo più nascosto dei supermercati, ignorato da tutte. Oggi ha guadagnato il front row nel reparto farine e preparati per dolci.
E ha pure vivacizzato il packaging, con banda rossa in campo verdebianco ( ...che sia una strizzata d'occhio al tricolore, omaggio alle casalinghe italiane in quanto uniche affezionate consumatrici?) Mah!

14 giugno 2011

Niente resterà impunito - e tre!

E' successo. "Ravanando" tra documenti e frustoli di carta vari, sbuca un foglietto ben ripiegato, il frontespizio di un libro (...così a naso): "Alla donna che amo." Scrittura nervosa, bic blu. Segue firma a monogramma di difficile interpretazione.
Nella mia mente il buio totale. Non so DAVVERO chi diamine possa essere il tale che mi ha omaggiato di una dedica tanto impegnativa.
Eh, tra poco sono 46, gli anni, e si sentono tutti. Mi consolo pensando che il segreto di una vecchiaia felice è buona salute e cattiva memoria.
Almeno per una parte del detto, mi sto preparando alla grande!

12 giugno 2011

Niente resterà impunito - due

Eccolo, slurp!, che chicca:


Scovato in uno dei faldoni che tento, ad ogni trasloco, di assottigliare. Correva l'anno 2001, che sembra ieri ma sono dieci anni fa e, insieme al crollo delle torri gemelle, direi che ha rappresentato l'evento dell'anno. Berlusconi lo fece inviare a tutte le famiglie italiane. Pagine e pagine sulla sua vita, i suoi affetti, i suoi progetti. A leggerlo oggi nemmeno la Santanchè riuscirebbe a reprimere un sorriso di scherno e incredulità. Ecco come titolano alcuni capitoli: "Veronica il grande amore". "Zero in mondanità." "I piccoli segreti di Silvio..".
Però, rileggendolo, devo dichiarare vera ammirazione per il copywriter, la sua coerenza stilistica, la scelta del linguaggio piano, la sintesi tra agiografia eroica e i ritratti da rotocalco di gossip.
Irraggiungibile quando si tratta di aggirare alcuni argomenti delicati, come il divorzio dalla prima moglie, (l'elettorato cattolico non gli aveva ancora voltato le spalle): sposato con Carla,  “qualcosa” si era rotto nel rapporto con lei. L’amore si era trasformato in una grande amicizia e Silvio e Carla decisero di comune accordo di separasi e di divorziare. Ma molte cose continueranno ad unirli, innanzitutto i figli Marina e Dudi....

Nel suo genere, ammettiamolo, un capolavoro.
Chi era il copy? Tale Sandro Bondi. E bravo Bondi.

10 giugno 2011

Cielo, mio marito!

Lo so. Si lamentano -quasi- tutte del disordine maritale. E quelle che non si lamentano c'è da pensare siano sposate a uno psicopatico. Vero. Acclarato.
Poi dicono anche di non entrare nel loop della lamentatio continua, e magari nel frattempo continuare a sistemargli la roba. Che poi non c'è verso che smettano a incasinare il paesaggio domestico. Come i bambini. E come i bambini, alla parola pacata segua il gesto. Pacato.
Se non si riesce a trattenersi, e si sbotterebbe: mettere a posto di nascosto. E zut!

tutto ciò in 5 secondi

6 giugno 2011

Niente resterà impunito - uno

Meno 22. Giorni al trasloco. Da adesso si fa sul serio. Le cose più lunghe da travasare negli scatoloni sono le librerie e gli armadi. Per le prime ho sempre la tentazione di buttare documenti, articoli di viaggio, senza approfondire l'analisi. Così, "a saco"come dicono in Spagna -tra l'altro sto ascoltando di Grignani "Mi historia entre tus dedos" la prima volta che l'ascoltai stavo lasciando Barcellona ed ero al supermercato e questa canzone mi colpì moltissimo e mi ricordo come se fosse ieri, di quel momento persino il caldo, i colori della strada, in Balmes 106-
Poi però scovo chicche come questa, frammenti di vita vera. E allora mi blocco e riprendo lo spoglio, con la cura adeguata.

Mia sorella mi lascia le istruzioni per l'uso dell'allora neonata Chiara, 10 anni:

ISTRUZIONI PER CHIARA
(da seguire, grazie!)
Per pappa: minestrone con grana/un goccio d'olio poi prosciutto a pezzettini e formaggio philadelfia/pane
da bere: acqua e succo mela in biberon rosa
h.20,45: attaccare umidificatore camera baby
h 21,15: 1 cucchiaino con 4 gocce di Hederixplan mescolate a sciroppo Drosetux poi, nello stesso cucchiaino, 4 gocce di Zymafluor.
h 21.20: sempre che non abbia fatto prima la cacca e non sia stata cambiata nell'ultima mezz'ora, cambiarla con abbondante crema Lineablu e pannolino grande più pigiamino- Risciacquo mani e musetto e crema su guance (vasetto con tappo rosso)
h 21.30: 180gr. latte tiepido con 1 biscottino Milupa, dato nella sua cameretta o in salotto e,comunque,con luce molto bassa per rilassarla e poi metterla a letto dopo ninna nana in braccio con sottofondo carillon orsetto (attaccato a maniglia porta sua cameretta)
Staccare umidificatore che avrai provveduto ad azionare alle 21...

Che se non sei mamma sono operazioni queste che richiedono come minimo il doppio del tempo indicato in tabella. Comunque Chiara era la prima figlia. Al secondo pargolo, già tanto se la mamma degenere ti diceva dove stava il pigiamino!

3 giugno 2011

Motivi di salute.

Oggi vado dal medico. Sono tre giorni che non mangio, ho il mal di gola e la febbre che va e che viene. Chiamo mio padre, giusto stamani che è il quarto giorno (la regola dei tre giorni in casa mia ha una allure sacra. Solo al quarto, di febbre, occorre passare a più seri provvedimenti che il digiunoriposoepazienza).  "Vai". Ipse dixit. Vado. La mia in realtà è una dottoressa, sciantosissima. Bionda, alta,bella come s'immagina possa essere un angelo di mezza età. Oggi è in ferie. E per forza, mi sarei stupita del contrario. Il sostituto è il dottor Schnitter. La piacevole scoperta è che il dottor Schnitter sta alla mia dottoressa come il Ken alla Barbie. E' alto,biondo, abbronzatissimo, bello come si immagina possa essere un angelo se raggiungesse la mezza età. E fosse del sesso opposto.

Mi compiaccio con me stessa che mi sono infilata un vestituccio sottoveste, quello che indossavo ieri sera e che era il primo a disposizione sulla sedia a sdraio, al posto dei soliti jeans e magliotta in cotone organico.
Peccato che la visita sia decisamente sbrigativa, unico segno di attenzione peculiare la cura con cui ha ripiegato sulla spalliera la giacca di jeans (lercia) che ho lasciato scivolare il più maliziosamente possibile appena richiesta (nella scena includete anche Arianna in posizione gambe in su sulla sedia e braccia a salice piangente espressione del volto "mammanoncelafacciopiùchenoiamifamalelatestatipregomamma" che ha sempre il suo bell'effetto bromurizzante)

Ken in forma umana dice che la mia è una forma virale, passerà quando passerà. Un paio di lenitivi per la gola, Ibuprofen per le difese immunitarie (cazziato da mio padre per non appesantire il fegato). "Due o tre giorni di riposo, in casa bella tranquilla." "Con la bimba che non va all'asilo e un trasloco in atto..." Concludo io, vagamente sarcastica. "No, no, niente sforzi. Vada via con un'amica piuttosto,dove può riposare magari anche al pomeriggio". Detto fatto.
Domani a Den Haag con la Anna. Motivi di salute. Dottore, sei un angelo!
 

1 giugno 2011

Come sono teneri i nostri politici!

Meglio, politicanti. Che sembra sarcastico, invece non lo è. Grillo è approdato a Colonia. si fa intervistare sdraiato sui gradini della cattedrale. Che è bellissima, certo. Ma è l'unica cosa bella del centro di Colonia sventrato dalla ferrovia, sporco quanto mai e abitato da caseggiati costruiti alla bell'è meglio negli anni '50 -avete presente il crollo dell'archivio di Stato?- Eppure Grillo la trova una città esaltante, così cosmopolita, così pulita, così ordinata...Non ci sono cartelli pubblicitari nelle stazioni, racconta estasiato, e questo in parte è vero, è così contento che mangia persino i würstchen (no wurstel che non si chiamano così) in un urfido fast food in metropolitana. Tapino. Se sapesse quanto sono vaghi i controlli igienici qui e quanto poco risciacquino le griglie ci penserebbe due volte!

Ma perché gli piace tanto Colonia? Principalmente per il silenzio e per l'ambiente cosmopolita. Che sono le classiche cose che colpiscono chi non ha mai avuto una seria esperienza al'estero. E poi è tipico da italiani questa esaltazione dell'estero, generico, come luogo in cui tutto funziona e non come da noi che invece...

Insomma, anche i politici hanno dei lati vulnerabili...