Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

26 giugno 2011

Il vento fa il suo giro.

Oggi è l'ultima notte in Simrockstr. Il trasloco "vero" è il 30, ma abbiamo deciso di trasferirci dalla Anto, per qualche giorno. Così si possono interrompere i cicli continui della casa, lavatrice e cucina, e pulire e raccogliere le eventuali carabattole.
Si dorme coi materassi a terra, proprio come la prima notte in Simrock Strasse. Era inverno, la prima notte e la neve scendeva a fiocchi radi. Stasera è tornato il sole, fuori  è estate. Mi ricordo che avevo dormito bene, quella notte. Malgrado il freddo nella grande stanza.
"Dove siete? Lì nella casa bianca? Lì viveva Katarina", mi ha detto oggi il mammo italiano che ho incontrato in Trattoria - il Jap sotto casa, giusto la settimana scorsa.  "Dove, a casa mia?" "Credo di sì, aveva quattro anni quando si sono trasferiti, lei e la famiglia, era una buona amica di Elisa"...Elisa "nuova" come la chiama Ari, è la figlia del mammo. Oggi ci siamo incontrati per fare giocare le bimbe, poi Ari si è fermata a pranzo, vivono giusto di fronte a casa nostra, in una specie di comune new age che condivide l'asilo e qualche spazio riunioni.
Ora ricordo, la bimba, la madre... Yvonne, si chiamava Yvonne, ma il cognome non mi sovviene. Erano gli affittuari di questo appartamento prima che subentrassimo noi. Ricordo questa donna gentile, la bimba grandi occhioni che si stringeva alla sua gamba e un bimbo, sembravano sereni e mi era piaciuta l'idea di abitare in un luogo che ospitava famiglie serene. Il pianoforte nel soggiorno, una grande casa delle bambole di legno. Per tanti mesi è rimasto l'odore di quella famiglia, di quella casa, un odore piacevole di legno e borotalco. Poi, un giorno, quando ho aperto la porta, quell'odore non c'era più.

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