Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

8 febbraio 2012

Serie B.

Poche cose danno il riscontro, inappellabile, che l'Italia è un paese di serie b come i luoghi di aggregazione. Il centro dove Ari prende lezioni di violino, comunale, dal nome coraggioso di "Vivace" è uno sfacelo. Una grande teca di cemento sgretolato, con le scale d'accesso sbreccate, le porte delle aule che non chiudono -sedie accostate sostituiscono le maniglie.

Non c'è una plafoniera delle luci a posto, i caloriferi sono appena appoggiati ai muri. Guai appoggiarvisi sopra. Tende strappate, arredo di risulta, il trionfo dell'impiallacciato povero. Un divano sfondato qui, una fila di sedie da cinema là...tutti trovatelli!
Il guardaroba è una barra di metallo con gli omini in plastica, aggrappati come a sfuggire dal naufragio. Vetri rotti alle finestre. E polvere quinquennale, ubiqua.

Poco meglio i locali per le attività sportive. Tralasciando le palestre delle scuole (e le luci al neon trapanapalpebre, gli impianti di riscaldamento effetto woofer trapanatimpani...) trattasi di stanze umide e fredde, dal pavimento di mattonelle o graniglia algida, luci sparate, spifferi assassini.

Insomma è così. In fondo cosa pretendiamo. Coi pochi spiccioli che paghiamo di tasse....

5 commenti:

  1. E io che pensavo che questo tipo di "sgarrupo" ci fosse solo da noi al sud...ma non é che voi li scassate apposta gli edifici, per fare colore locale, per sentirvi pare di un tutto, per non fare la figura dei diversi?
    ;-)

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  2. Detesto cordialmente l'anonimato, largamente sotto la mia dignità. Pazienza.
    Spesso, rientrando in Italia dall'ennesimo viaggio al Nord, il cuore mi si è tuffato verso l'intestino...
    In treno, a Francoforte, centro smistamento "gastarbeiter" verso Portogallo, Turchia, Jugoslavia (esisteva), Spagna, Nord Africa...l'unico binario rumoroso, strepitante, caciaroso, era quello del treno per l'Italia (il famoso Palermo-Francoforte citato anche da Lucio Dalla).
    In auto, come passi il confine a Como-Brogeda capisci subito di essere rimpatriato: il finanziere non saluta, la spazzatura torna ad affiancare le strade, la galleria è un po' buia, la strada non è più liscia come un biliardo, e spunta la foresta. Lo Schwartzwald? La pineta di Appiano Gentile? Mai più: l'orrida selva di cartelli pubblicitari che nascondono lo straccio di paesaggio che rimane tra i capannoni ed eventuali cartelli utili. Inoltre i fantascientifici limiti di velocità sembrano più che altro indicazioni di numeri da giocare al lotto, tanto chi li rispetta? (anche giustamente, di solito il limite di 30 all'ora lungo il rettilineo più diritto del mondo è rimasto lì dalla chiusura del cantiere del 2007).
    Per pietà tralascio i W.C. elementare indicatore del grado di civiltà di un popolo...

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    1. Che dire. La cosa incredibile è il perdurare di questo stato di cose. Da quando sono giovane ci sono le immondizie per strada,i cartelli selvaggi, con la stessa grafica selvaggia,la speculazione edilizia, l'abbattimento del verde, la fatiscenza degli edifici pubblici,i treni dei pendolari sporchi e insufficienti il traffico congestionato, l'inquinamento ambientale.
      Tutto uguale. Da oltre 25 anni. E poi dicono che viviamo tempi di grandi rivolgimenti e accellerazioni...mah.

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  3. "Detesto cordialmente l'anonimato, largamente sotto la mia dignità"
    Caro anonimo mio omonimo, guarda che in calce al tuo messaggio puoi senz´altro scrivere nome e cognome ed uscire istantaneamente dall´abietto anonimato che sì tanto ti deprime :-D
    Io non mi firmo perchè non amo lasciare traccia di me in web: e poi la Don sa chi sono e mi riconoscerebbe tra mille
    Quanto ai WC il peggiore in assoluto che io abbia mai visto si trovava in Bulgaria, seguito a ruota da una latrina cinese. Diciamo che i bagni ipersporchi dei nostri autogrill sono a metà classifica?

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