Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

9 febbraio 2012

Corsi e ricorsi...

Ieri un amico ha citato la ritorcitura neolitica. Così, iperbolicamente, come un'assurdità alla Crozza Bersani. Presente quando comincia con i tormentoni dei: "Ma ragassi, siam mica qui a contare i puntini delle coccinelle.."
Ecco. Quando si deve identificare un'attività inutile, improbabile io faccio ricorso all'uncinetto acrobatico. Che la ritorcitura neolitica esiste. Mi ha appassionato per un annetto circa. Il porta aglio che penzola in cucina risale a quel periodo. Nasce come astuccio penico (appena scarico le foto che ho sul cellulare lo riprendo e lo mostro. In tutto il suo turgore.)

Ripensando alle fugaci passioni, balzane, della mia vita, ecco a cosa mi sono appassionata in Germania.

La lana cotta o Walkwolle. Qui cascano -quasi- tutte. Berretti, borse, babbucce... Non c'è via a Ddorf che non abbia un angolo dedicato a queste goffe cosucce d'altri tempi. Anche da noi! basta frequentare i mercatini shabby chic, ecofriendly, artigiani...
Allora, un giorno con l'amica spagnola siamo andate da una signora, considerata un portento nel circolo delle "mani di fata". Un posto in c...ai lupi. Una casa triste, affastellata di oggetti di ogni tipo. In una sala umida, un tavolone centrale. Sul tavolone tre bacinelle piene d'acqua fredda, tante quante noi malcapitate, tre grattugge di legno grezzo, semi immerse, e tre tocchi di sapone di Marsiglia. Scelti i bioccoli di lana colorata, e alè...via a strofinare. Anzi a follare, in gergo tecnico.
Cinque ore al freddo e le mani rosse e ghiacce per produrre un baghet sbilenco e un  malconcio fiore a guisa di coperchio. Pagato pure una mezza fortuna. Da allora appena intravedo penzolare uno di questi ammennicoli da zampognaro, mi volto dall'altra parte. Mi vengono i geloni.

Dopo la lana cotta, le collane fai da te. La buona bigiotteria in Germania è rara. E cara. Anche i gioielli, in realtà...le ragazze si sfogano creando i loro monili. Con un'altra amica siamo andate a un workshop. Ricordo di aver aspettato un pò. Fuori dal negozio. Sempre al freddo, ovvio. Ecco il negozio:



Poi è arrivata la mani di fata di turno. Giapponese, stavolta. L'inizio è stato intrigante. Comporre la sfera centrale, con gli strass, scegliere i nastrini ton sur ton, fare i nodini per fermarli...ma arrivati al fermaglio..che patimento. Allora, le chiusure standard proposte erano pacchiane, ci stava qualcosa di meno vistoso.

La Jap ha afferrato il mio gingillo, l'ha nobilitato con un nodo bellissimo, complessissimo, irriproducibile. Poi me lo ha restituito con l'incarico di agganciarci tre o quattro sferette in similargento per chiudere la composizione...Arghh! Pinzetta, lucetta da orafo, le pallette che schizzavano di qua e di là...L'amica, lei paziente, ha portato a compimento l'opera. Io no.
Morale, tra il tempo perso e i soldi spesi, materiale e stage, forse ci stava una bella collana nuova. In Italia ;-)

Ma tra tutte, l'attività più ridicola e, considerando i risultati, più frustrante che mi sono impegnata a fare, per ingannare il tempo e conoscere gente nuova è proprio questa:


E' così. C'aggia dovuto fa pe' socializza'...

10 commenti:

  1. Beh scusa ma questi sono hobbies da casalinghe disperate....quando si ha un lavoro da minimo-cinquanta-ore-se-non-di-più, un compagno che vorrebbe essere gurdato negli occhi qualche volta, una casa da pulire, la spesa da fare, cucinare etc. etc. il tempo libero riprende la sua natura vera e giusta di bene raro e preziosissimo. Non lo si spreca con tali cazzeggiamenti. Ti assicuro che tutte le mie amiche tedesche, e io tra di loro, abbiamo hobbies con un plusvalore. Si portano a spasso i cani del canile, si va a distribuire la minestra ai senzatetto, o si leggono le favole ai bambini malati di cancro al policlinico ( io no perchè piango tutte le volte ). Alcune cercano disperatamente di imparare a cucinare, altre hanno il Literaturzirkel. Insomma: gli hobbies stupidi non sono una caratteristica tedesca, sono tipici di tutte le civiltá avanzate quando si ha ( troppo ) tempo da buttare, infilare perline e tagliuzzare il pannolenci si fa anche al sud delle Alpi

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    1. "Hobbies stupidi si fanno anche al sud delle Alpi."
      Eh che no?! Infatti ho frequentato il corso di ritorcitura neolitica! Ma non ho citato gli altri...l'ultimo, uno stage concentrato dedicato all'aromaterapia.Tutta chimica! Due maroni. Fortuna che i farmacologi che lo tenevano erano simpatici e pure fichi. Sulle tendenze filantropiche delle donne tedesche, francamente non ho alcun riscontro.

      Già sembrava uno sforzo soverchio preparare la merenda per il compagnetto dei figli e, in qualche caso,pure per i figli! (No, decisamente no ho incontrato tanta tendenza sacrificale femminile.)

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    2. Mi domando sempre tu che cavolo di persone hai incontrato quassù, ma davvero. Io vado quando posso alla Tafel a distribuire i pasti e ti assicuro che vedo tanta bella gente in giro, sia tra le volontarie che tra le persone che purtroppo hanno bisogno d´aiuto. Non é che ti eri chiusa in una torre d´avorio fatta di mamme borghesi soldomunite e annoiate? La vita vera è altrove ( e basta abbassare il livello di reddito e di snobismo per trovarla )

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    3. Oddio. Direi che di mamme borghesi annoiate ne ho conosciuto proprio pochine. Che ti devo dire, è andata così. Comunque basta guardare la quantità di donne over 40 che affollano i bar di Ddorf e cercare lo stesso riscontro in Italia. Ti sfido a trovarne altrettante, anche a Milano. In Italia poi le donne da quella età in avanti sono molto più coinvolte nella cura di nipoti e anziani. E' un fatto.

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    4. OMG! Donne over 40 alle prese con la "cura di nipoti e anziani" ahahahahahaha you saved my day....:-D si certo, due secoli fa :-D
      Bella mia, peccato per "quelle" donne, ma io e le altre over 40 con le OO siamo ancora nel pieno dello tsunami della vita, tra carriera viaggi e amicizie e uomini, ne riparliamo magari dopo i 65 di ritirarci a fare le badanti

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    5. Beh, hai ragione. Meglio specificare: "cura di figli, nipoti e anziani". Senza questi fattori vincolanti...spazio al divertimento! ;-)

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    6. Scusa ma da quando i figli significano invecchiamento precoce? Mia sorella, 52, ne ha tre di figli, un marito inutile, ed é top manager....e ti assicuro che non solo si diverte, ma non infila perline. Tutta questione di stamine ;-)

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    7. anonimo bis:

      complimenti, per le OO che consentono di affrontare lo tsunami di carriera viaggi amicizie e uomini. Certo che noi over 40 che proviamo a fare del nostro meglio x i figli siamo proprio delle povere sf.g.t.e
      Ma meglio così...

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    8. No ma quali sfigate, anzi....magari pure piú appagate di noialtre. Meno stressate. Più felici. Ma diciamo che ci sono ultraquarantenni con la vocazione della famiglia - e altre con la vocazione di "altro". Ma dire che, in generale, le ultraquarantenne debbano stare SOLO a barcamenarsi tra figli e parenti, beh no: lo fanno solo quelle che se lo sono scelto come stile di vita. Vi auguro ogni bene: ma non farei a cambio neppure per 30 secondi. De gustibus :-)

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    9. Uhm. Com'è che siamo passati dai corsi bizzarri a "più felici con o senza prole"?
      La riproduzione appartiene a una mission biologica. Difficilmente torneresti indietro. Sarebbe contro natura,in un certo senso. Però, e qui parlo squisitamente per me, la leggerezza che si aveva prima...la scordi!

      Poi, smarcarsi da figli-nipoti-genitori anziani e scorrazzare come allegre farfalle per bar multicolori, alla ricerca di maturi riproduttori, ammesso che se ne senta ancora la voglia, eh...mica così semplice! Ma per chi lo fa, in gioconda frivolezza, nessuna reprimenda morale, anzi: standing ovation.

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