Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

19 agosto 2011

Trasloco, l'allunaggio...

Mi sono dimenticata di postarlo. Dopo il big bang dei primissimi giorni di trasloco ho fatto una breve passeggiata domenicale "su" alla Forcella del Sorriso. Al rientro ho preso una stradicciola, memore di quanto diceva mia nipote: "da lì si raggiunge la baita della Greta" la sua amica. Salgo, dunque, la stradicciola, per curiosità, e chi t'incontro, faccia a faccia?...la Greta! Che mi guarda con quegli occhi da cerbiatta birichina e mi invita a entrare. Guardo il cellulare, è l'una e mezza: "va bene, dai, prendo un caffè".
Chiaro che, di domenica, a Luglio, in Italia, l'orario non è proprio quello del caffè. Magari quello del post aperitivo, e di misura. Primo shock culturale da rientro.
Chiaro poi che i parenti e gli amici mi invitino a restare. Secondo shock culturale. Difficile facciano lo stesso.  In Teutonia. Per tutta una serie di ragioni, una cosa complessa tra valutazione delle risorse disponibili, rispetto del planning familiare, rispetto nei confronti degli altri invitati, cui si teme di sottrarre qualcosa, cibo o attenzione dei padroni di casa... Insomma un'altra di quelle situazioni da "trattenimento" tipiche della specie d'oltralpe.
Terzo (shock): gli uomini cucinano. Cucinano, non si limitano al BBQ. Quarto, le portate sono ottime e abbondanti. Mi ricorda, per contrasto, una delle ultime cene fuori, dai genitori del compagnetto di Arianna. Nemmeno un'insalata ad attenderci. Solo i piatti ben disposti e una bottiglietta di buon vino. Per il resto, ho portato tutto io. E per fortuna, che mi chiedo ancora se no che si mangiava...Ed era pure un invito!
Quinto, tutti parlano, si alzano, è un continuo incrociarsi di discorsi, braccia, sguardi, piatti...non posso fare a meno di sorridere, una punta di scherno?, quando qualcuno, attacca da leghista: "eh, siam mica come quelli "giù"....noo, come no, mica come loro. Uguali precisi! Penso.
Presente una cena in Germania? Uno parla, gli altri ascoltano, annuiscono, tracannano; poi parla un altro, gli altri ascoltano, annuiscono, tracannano...se ci si alza ci si alza tutti, se si è seduti tutti stanno seduti.
Qui sembra agli Obei Obei...Sesto: adulti e bambini. Si parla di corna, matrimoni, relazioni. Bordelli, prostitute, trans. Greta è con noi, i bimbi più piccoli prossimi. Nessuno fa un plissè, non si moderano i termini, non si sviano le traiettorie, non si abbassa la voce, insomma via, anche nei perigliosi mari, sempre autentici e riconoscibili...
In Germania, invece, no.

10 agosto 2011

Sembra ieri...

Notte di San Lorenzo, cielo bello lucido, stelle brillanti. C'è una cena sulla "promenade" del condominio, mi invitano al convivio. Incontro, volentieri, i genitori dei miei vicini, anziani, ma sempre pronti ad accendersi per nuovi paesaggi del sapere. Quando è stata l'ultima volta che ci siamo visti così, a tempi distesi? Certo, sei anni fa, Arianna appena nata. "Sembra ieri!" dice lui. "Sembra ieri...a voi" replico io.
In mezzo ci sono stati:
Una convivenza
Quattro traslochi (due internazionali)
Cinque case
Due asili nido
Una scuola materna
Un matrimonio
Due posti di lavoro (per me)
Quattro posti di lavoro (per Neanderthal)...
Quaranta voli Dusseldorf Orio
Sette up and down con la macchina
Tre macchine
Tre medici di famiglia
Sei controlli di crescita di cui due "U" tedeschi
Due commercialisti
Quattro conti bancari
Cinque cellulari
La polmonite di Ari
E poi: l'allattamento, lo svezzamento, le nanne -la mattina poi al pomeriggio poi, finalmente a ritmo circadiano, le vacanze con il bagnetto di plastica, poi la piscinetta, poi al mare, coi braccioli, poi senza...il pesciolino! Il marsupio, lo zainetto, il passeggino,  la prima passeggiata in montagna autogestita e quante, ma quante volte tra le braccia del papà e le gambe a penzoloni, addormentata come un sasso. Sulla bici di legno poi con le ruotine poi dritta e veloce, sulle due ruote, lungo la via della Cattedrale...
E poi, e poi, e poi...

9 agosto 2011

E adesso?

E adesso che non serve controllare le tariffe Ryanair Orio-Weeze per programmare le discese in Italia fino ad aprile? Adesso che non occorre caricare la macchina di olio e pasta e pomodori, acciughe e capperi e candeggina e aceto di vino bianco per i consumi dell'anno,senza dimenticare gli amici? Adesso che l'autunno non è la discesa nel mondo del buio e agosto è vacanza solo in Italia? Adesso che Ari non ha bisogno dei pomeriggi con le mamme d'Italia per non dimenticare l'italiano e mamma e papà non sono più il suo unico riferimento educativo latino? Adesso che cenare intorno a un tavolo con una tovaglia è normale, stare coi cugini pure, sentire i nonni tutti i giorni anche? Adesso che abbiamo il giardino e la bici ce la possiamo dimenticare, i tram veloci pure? Adesso che siamo qui.
Io e lei.
Adesso che succede?

8 agosto 2011

Chiare, fresche, dolci acque.

Così, ho bisogno, a volte, di pensieri consolatori. La virata dell'accento di Ari verso il bergamasco greve e cantilenante riaccende il mai sopito rovello: "Avremo fatto bene a tornare in Italia?"
Oggi toccando un asciugamano passato in candeggina mi ha colpito la sua morbidezza. "Però,qui l'acqua è più dolce". Ho pensato, per un attimo sollevata.

7 agosto 2011

Trasloco, utenze. Il vicino maschio.

Per il gas, la cosa ha viaggiato un pò più lentamente della luce. Anche qui: il mercato libero esiste, ma spulciando tra le offerte si scopre che non viene coperta l'attivazione. O meglio la ri-attivazione del contatore, in questo caso. E la qual cosa in gergo tecnico si chiama "subentro".
Per scovare il gestore della rete sono andata in Comune, all'ufficio tecnico. Poi direttamente allo sportello del gestore, in città.
Allora. La panoplia di documenti originali da presentare fisicamente comprende: carta d'identità, codice fiscale...e fin qui. Stato di famiglia, dati catastali dell'appartamento e del garage, dichiarazione di conformità dell'impianto...Inoltre, e il gioco si fa duro: dichiarazioni di conformità relative alla caldaia e ad eventuali interventi sull'impianto, dichiarazione autografa che non sono state apposte modifiche successive all'ultima documentata, ultima bolletta del precedente proprietario - un numero per averla!..fortuna che a- la proprietaria non era in ferie b- l'ha scovata tra gli scatoloni dell'ultimo trasloco. Infine, la chicca: autocertificazione "in fide" che l'edificio originario è una preesistenza dalla data di costruzione incerta...
Fatto ciò, letto tutto -compreso l'atto d'acquisto per verificare eventuali anomalie- provveduto a restituirmi copia integrale, scucito 39euro per le spese, mi invitano ad attendere massimo 5 giorni lavorativi.
Era un martedì...venerdì chiamo per avere ragguagli, "la richiamiamo noi signora che l'operaio è fuori" e invece...nulla.
Il lunedì passa, martedì richiamo, furente. Stavolta è un lui,al telefono: "La richiamo io signora" "L'altra volta non l'avete fatto" Discettiamo un pò sulla cosa. Chiudo. Mi richiama, subito: "Guardi che il contatore è spiombato da venerdì!","Però il gas non arriva" replico. "L'operaio si sarà dimenticato di aprire la farfalla" "E io che faccio?" "Eh, ma lei doveva essere presente se voleva che l'aprivano" -così, all'imperfetto- "Ma se non mi avete detto che venivate come facevo ad esserci! Comunque adesso come faccio ad aprire il cancello e raggiungere il rubinetto del contatore, è chiuso!","Vebbeh, con una pinza si forza...Ma scusi, lei ce l'ha mica un vicino, un vicino maschio?"
Si ce l'ho. Poveretto lui.

La prima barzelletta razzista.

"Mamma mamma, ti racconto una barzelletta!". Abbiamo ripreso il CRE alla piscina,dopo la settimana in montagna dai nonni, stiamo tornando giusto a casa. "Dimmi" faccio, incuriosita: "Sai perché i negri sono neri?" Andiamo bene..."No, perché?" "Perché mangiano tanta cacca!" Gongola, certa dell'effettone esilarante.
Cerco di non eccedere con la reazione bloccante, in fondo è la prima volta che si lancia in un barzelletta e penso a quelle, tante, battute politically incorrect che mi hanno fatto ridere fino alle lacrime...
Tento l'approccio soft: "Ari, non mi fa tanto ridere perché...ecco...è come dire che noi bianchi siamo bianchi che ci laviamo con la pipì!"..."Ma no, mamma! Quelli sono i Cinesi!"
...

2 agosto 2011

Trasloco, burocrazie. Acclariamo.

Come scritto, i tempi d'attesa per ottenere le utenze si sono rivelati consoni a un paese civile. Però il vacuum di informazioni utili fa ancora ben dire agli amici: "Bentornata in Italia, bellezza!"

Nella fattispecie.
Energia elettrica: tre giorni per reperire informazioni sulle varie opzioni offerte dal mercato libero. Dopo questo tempo ho ricavato che:
- se hai bisogno di fornitura rapida l'unico gestore sottoposto al vincolo di servizio è Enel Energia
- Enel Energia NON è Enel Mercato Libero, l'energia che ti ascolta. Stesso nome, stesso logo ma...due realtà diverse. La facile sovrapposizione crea molte confusioni e malumori. In rete c'è una black list che scoraggia anche i più incoraggiati dalle offertone di Enel Mercato Libero, quelli dell'energia che ti ascolta; tanto si tappa le orecchie.
- prima di passare a qualunque offerta occorre fare una valutazione attenta dei propri consumi. Le stime sono molto approssimative. Circola in rete un test di rapida stesura dal quale, a titolo d'esempio, il nostro consumo stimato annuale è di 2400w. Spulciando le fatture degli anni 2005/2006 scopro di non aver mai superato i 1000. Siccome le offerte sono tarate sul consumo previsto, il dato è rilevante.
- ultimo non meno importante: se pensate che aver sposato un ingegnere elettrico, che pure ha lavorato nel mercato dell'energia, possa in qualche modo esser d'aiuto, bene, ecco: scordatevelo.
Per la scelta dell'operatore il suo laconico consiglio è stato: "Cercatelo come condominio". E, sull'attivazione: lui si recava in visita liturgica al locale contatori a verificare che le lucette rosse volgessero al verde. Invece bastava sollevare l'interruttore. Fortuna che al terzo giorno di processioni vane ho chiamato io l'operatore che ha svelato l'arcano...

Su gas e asl, aggiornamenti a venire...

1 agosto 2011

Trasloco, parte seconda: burocrazie

Intanto solo una nota tecnica:
attivazione luce: 2 ore
attivazione gas: 3 giorni
iscrizione al sistema sanitario e ai medici di famiglia: 1 ora

Adesso vediamo l'attivazione Internet!