Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

2 maggio 2011

E l'Osterhase decise di attraversare le Alpi



Pasqua in Italia. In macchina, prima timida prova di trasloco. A parte la prima tranche del viaggio; Arianna dopo 10 minuti, su 6 ore di viaggio previste, ha dichiarato un mal di testa imbattibile...A parte, dicevo, direi che è andato tutto bene. Arrivo in patria incoraggiante, cantando felici "Il gatto e la volpe" di Bennato incuranti delle code dei frontalieri a Chiasso e dei pendolari sulla A4...

Appena messo i piedi fuori dall'auto Ari annuncia ai cuginetti l'arrivo imminente dell'Osterhase. Il coniglietto pasquale. La tradizione, pare, provenga dall'Alsazia. L'effervescente roditore dissemina uova benauguranti per casa o nel giardino e i bimbi tedeschi la mattina di Pasqua si dedicano gongolanti alla caccia al tesoro. I bimbi tedeschi. Gli italiani mangiano le uova di cioccolato, si baloccano per pochi minuti con orripilanti sorprese in plastica made in China e morta lì.
Questo delle diverse ricorrenze e dei diversi riti è un pò un problema del biculturalismo. Per ogni festività occorre decidere se omologarsi (esempio concreto: san Martino e l'esposizione degli stivali per ottenere dolcetti) o se lavorare per sostituzione ( San Nikolaus il 6 dicembre viene sostituito in casanostra da Santa Lucia il 13, a Bergamo tradizione molto sentita... e ora Ari è probabilmente l'unica bimba del Nord Reno Westfalia ad essere allietata dalla visita della povera cieca).
Spiego che l'Osterhase è un coniglio, e come tale si stancherebbe troppo a valicare le Alpi. Le abbiamo giusto passate da poche ore, conto sulla memoria ancora vivida delle impervie cime innevate. Pare che funzioni. Fiuuu! Penso.
Giusto il sabato precedente Pasqua ci rechiamo al vicino maneggio per prenotare una lezione. Incontro fortuito con mamma tedesca, pure insegnante di lingue. Si attacca bottone, si passa alla presentazione della rispettiva prole. Si incita la prole a dialogare in tedesco. E quale argomento diventa oggetto della conversazione?: "Ce la farà l'Osterhase ad attraversare le Alpi?". Risposta secca della novenne teutonica: "Sono quattro anni che viviamo in Italia e ce l'ha sempre fatta!". Arghh...Penso.

Come è andata a finire: Pasqua da mamma. La chiamo, la invito a preparare 3/4 uova sode e a nasconderle per il giardino, impacchettare corrispettivi 3/4 regalucci. Sbuffa un pò ma si piega alla ragion di Stato e ...l'Osterhase viene celebrato degnamente anche a Scanzorosciate, Bergamo.

Vedremo se l'anno prossimo circolerà ancora a disseminare uova o ce lo cucineremo in fricassea con buona pace di tutti.

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