Anche oggi è successo. L’ennesimo acquisto inconsapevole "made in Germany". Questo si chiama Zenker Backformen,è una teglia universale ausziehbar, cioè con una parte estraibile. Chissà se è a tenuta d’olio o filtrerà attraverso la giunta al pavimento. Intanto l’ho presa. 16€. Era successo così anche appena sbarcati a Ddorf. A reverse. Compravamo cose pensando fossero made in Germany per poi scoprire che le facevano a casa nostra. Alcune le ho ancora.
Il portaspazzolino in legno della Sevy, di gusto tanto nordico, si è rivelato un marchio della Trudy… e la mucchetta rossa gonfiabile a pois? La Germania ne è costellata. Si chiama Rudy, Ruby un nome del genere. Beh, dopo lodi sperticate all’inventiva germanica applicata al mondo dell’infanzia scopro, casualmente, il “made in Friuli”. In Osoppo, segnatamente. Da allora per noi è “il mulo di Osoppo”. Che vuole dire anche "giovane" di Osoppo, e ci sta pure il riferimento al mulo quadrupede che a Osoppo mi sa che più di qualche alpino ci ha lasciato…le penne!
E i reggiseni Pasionaria o Occhi verdi?
Lasciando perdere il divano del mobilificio “Stella” di Padova, comprato a Who’s perfect, come pure un paio di ‘azzabuboli di Alessi…
(Na 'boiata galattica, secondo il Neanderthaliano...)
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