E' vero che si e' previsto uno spazio salvaguardato comprendente camera, parte della cucina e il bagno...ma immagina la situazione con gli operai dentro e fuori, il rumore, i “signora scusi...”
Allora mi è venuta l'idea di
sloggiare. E ho cominciato a cercare un coworking.
Sono diversi gli spazi appositamente
predisposti nella mia città. Il che mi ha colpito favorevolmente.
Tutti presentano interni vivacemente
decorati, un design eco-friendly da ostello finlandese, wifi,
macchinetta del caffè, bella lì sempre in primo piano nelle foto,
e...tutti, tutti sono desolantemente vuoti.
Se devo scapicollarmi da casa per ritrovarmi sola come la particella dell'acqua Lete a trascorrere le mie mattinate, no, non è cosa.
Allora ho pensato di propormi a colleghe che lavorano da casa, piccole agenzie che hanno spazio in più...con un occhio alle distanze che fare a meno del traffico veicolare è uno dei pochissimi privilegi della mia categoria.
Qualcuno è tabagista, non che un paio
di sigarette al giorno mi diano fastidio, anzi, ma un pacchetto è
decisamente troppo anche per me; l'altro in presenza di un collega
non riesce a autodisciplinarsi, capita; l'altro accetta con
entusiasmo ma giàchecisono mi chiede di far da
segreteria...uhm.
Alfin arriva la proposta accettabile e
oggi, in anticipo sul bisogno reale ho iniziato.
Ho capito che da troppo tempo lavoro da sola. Quando, azionando la stampante ha lampeggiato la richiesta di sostituzione della cartuccia e qualcuno si è alzato dalla scrivania e ha provveduto a farlo al posto mio...mi è sembrato di volare..
Come tutte le mamme del mondo sono io l'incaricata a smaltire milionate di cose pratiche e anche meno pratiche. Sempre lì a vorticare mani che afferrano e spostano e puliscono e riparano e aggiustano e ripongono e vestono e pettinano e lavano e risciacquano …
Stamani invece. Lì bella assettata. Con due pc davanti, uno per le ricerche e l'altro per stendere i documenti. Che viva windows, ma con due pc è ancora meglio. E lo scambio d'informazioni coi colleghi? Più di un corso d'aggiornamento.
In due orette ho imparato come
reclutare le blogger per un evento, come si valutano i blog che fanno
tendenza, quanto costa invitare una blogger a una presentazione di
prodotto (in genere poche decine di euro)
Mi sono sdebitata con la coppia di giovani praticanti che mi hanno edotta mostrando siti di illustratori eccelsi e coinvolgendo un paio di amiche blogger. Ho fatto in tempo a finire quei due incarichi di pseudolavoro di cui mi occupo in questo periodo e pure a riprendere qualche contatto utile...All'una mi sono alzata e ho pranzato con mio padre, in pizzeria. Abbiamo parlato di tutto, dal nuovo papa al supporto psicologico per le donne.
Sono tornata che il disordine in casa urlava vendetta ma per una volta tanto l'urlo mi è parso flebile voce lontana.
Ciao, hai proprio ragione, in uno spazio di coworking non ti senti mai sola! Anch'io lavoro in uno di questi e rappresenta sia un risparmio economico per me che sono neolaureata, sia un'ottima scelta lavorativamente parlando, perchè mi premette di entrare in contatto con sempre nuove persone, e chissà, magari ci scappa pure una collaborazione prima o poi! Se ti capita di passare per il Lago di Garda magari passa a visitarlo, è proprio bello! Lo hanno recuperato da un ex cotonificio dell'800! www.ffloor.it
RispondiEliminaBello, davvero. Che dire Elisa, il mio è un coworkino suburbano, niente da comparare. Ma mi accontento, in questo periodo di "minimalismo", ridimensionamento downshifting che dir si voglia. Quando vengo al lago, vengo a trovarvi. Giurin giuretta.
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