Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

25 gennaio 2011

Una mattina a Flingern.





Ecco Hoffeldstr. una mattina di gennaio,alle 10.

Oggi il post lo scrive un'amica. Homage to Ddorf downtown:

Stamattina sono andata a prendere il caffe´ della Vince, la settimana e´ iniziata ottimamente. Si, nonostante il cielo grigio, nonostante questa pioggerellina umida che ti entra nelle ossa.
E´ iniziata, in maniera subdola, direi, ieri sera a casa tua. La piacevole cena, le parole scambiate, le foto suggestive di Bruno, tutto si e´ sedimentato. E  stamattina cammino lenta, indolente, e non e´ da me, perennamente in fretta,  per le strade di Flingern. Cammino e penso alla mia collega che venerdi´ mi disse ´non mi piace questa citta´, cosi´ chickymicky, anche il sostantivo usato sembra avere in naso in su. Cosi´ lontana dalla vita vera, cosi´ fredda e distante, grigia come il cielo che spesso la sovrasta. Io, invece, stamattina un passo dopo l´altro tra le strade di Hoffeldstrasse tra uno spazzino al lavoro, gli acquirenti mattutini dei discount e  qualche papa´ frettoloso con prole intabarrata al seguito, ho sentito che Düsseldorf mi piace perche´ il suo cuore batte a Flingern. 

Proprio qui, tra queste belle facciate, vetrine colorate con perline e prodotti in panno lenc, angoli sorprendenti e soffitti alti, loro si col naso in su a guardare il cielo ma anche con lo sguardo rivolto in basso a questa varia umanita´ che la vita, senza risparmiarsi, marchia solenne con il dolore e la fatica. E tu la vedi la vita, dappertutto tra le pance gonfie e i piedi (o sono solo le scarpe??) sformati, i volti segnati senza remore, i corpi vergati da ogni attimo passato a lottare per andare avanti.  E tanti occhi scuri col sud dentro, profondo, lo leggevo quel girone dantesco dove dentro  c´era di tutto ma anche il sole, la nostalgia, il sapore del caffe´ forte e nerissimo della vince (e quello me lo portavo io ), delle lucertole al sole, delle mani a toccare frutti maturi. E io me lo son dimenticato il cielo grigio, te lo assicuro.  E  me lo sono scordato perche´ uscita dalla casa della Vince la fioraia mi ha sorriso ed augurato il buongiorno, l´autista del tram mi ha atteso mentre correvo gli ultimi metri per raggiungere la porta.

Ho pensato alle foto di Bruno che in bianco e nero
avevano il colore di tutto quello che ci manca, il tricolore delle ore passate a sentirci parlare la nostra lingua, a ritrovare in quei baretti qualcosa che ci appartiene ma che appartiene anche a questi personaggi strani che salgono sul tram che li porta alla stazione dove sempre, come in tutte le stazioni, qualcosa ti spinge verso il basso, ti tira per la giacca e ti porta a vedere quello che non vorresti vedere, che vorresti negare ed allontanare. Non sono corsa a prendere il secondo tram, ho centellinato il percorso.  E ho sottratto anche io i colori per vedere la poesia anche in questo strampalato mattino di gennaio in una stazione qualunque, tra passi strascicati e affrettati, tra mani curate e sfruttate, tra silenzi urlati e chiaccherio di nulla. 
Per  poter dire ´a rose is a rose is a rose´. A.

PS: Flingern fino a qualche anno fa era un malandato quartiere popolare incastrato tra 2 passanti ferroviari. Oggi è bohemien, le sue belle case Altbau (con i soffitti di 3metri! Mica come le moderne che va bene se raggiungono i 2.54mt) sono richiestissime da artisti, creativi, la solita accozzaglia trendy...Però è rimasto autentico. I bar smandruppati invogliano a fermarsi e guardare i passanti. Qui ci sono i passanti. Per esempio. E questo è peculiare a Ddorf,al di fuori del fazzoletto del centro storico. Ci sono negozietti di oggetti particolari,di nicchia...belli e irraggiungibili.Non solo per i costi, gli orari d'apertura cambiano ogni giorno, mai aperti prima delle 10 am, comunque...

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