Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

16 giugno 2012

Pechino acconciature.

L'ho scoperto così, questo nuovo fenomeno dei parrucchieri cinesi. Mia mamma ci lascia, è mattina; usciamo dall'ospedale per andare alla "sala del commiato" più vicina, anche in questo caso una cosa che non conoscevo...vabbeh,  postea. Squilla il cellulare, comincia il carosello delle condoglianze, realizzo che tra poco la gente comincerà a venire di persona per l'estremo saluto. Io sono in camicia e jeans, gli stessi da 24 ore; so di sudore, stanchezza e umori malati.

Così vado a casa, per farmi una doccia. Durante il tragitto ospedale-parcheggio passo accanto ad un'insegna stravagante "Pechino acconciature". Pechino scritto in rosso a caratteri orientaleggianti, tipo alle favole dal mondo la storia di Alì babà. Acconciature invece è in graziato nero, con riccioli ai pendici delle "a". Entro, operazione resa facile dall'apertura a garage spalancato sulla strada. Tre ragazzi stanno lavando la testa ad altrettante signore. Chiedo se è possibile una messa in piega, certo!, quando? Non finisco la domanda che mi invitano a sedermi, un quarto operatore è magicamente comparso con vasca mobile e sgabello...Così: un cliente entra un cinese entra.

L'odore dello sciampoo alla big babble nauseante, tocco energico dello sciampista...avrei qualcosa da obiettare quando parte un massaggio divino. Cranio, spalle e ancora cranio. Quanto ne ho bisogno. Finito un ciclo l'energumeno plays it again, sento di amarlo.

Il momento magico finisce, passo all'esperto per la piega. Tatuaggio e maglietta punk, l'esperto manovra il phon come un trapano. Piega ai limiti della denuncia, ma il massaggio testè ricevuto mi fa volare oltre.

In sintesi.Dieci minuti di massaggio, dieci dipiega, otto euro (con ricevuta), tempo d'attesa 0 secondi. Poi ci si chiede perchè hanno tanto successo.

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