Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

28 agosto 2012

"Condotto in climi orrendi..."

Questa poi. Premessa, succinta. Sono al mare, siamo al mare, con la Ari. Da una settimana (ma solo oggi mi sono recata all'urbe più vicina per comprare una chiavetta e collegarmi. Che qui nel "pagus" non se ne rintracciavano). Da una settimana, la sera, sola soletta a fare la guardia alla settenne dormiente mi sollazzo con letture amene. "Le mie prigioni" del buon vecchio Pellico nazionale, in questi dorati arresti domiciliari cadono a pennello. Sono al punto in cui dopo la permanenza a Milano, il nostro viene trasferito a Venezia, ai Piombi. Dopo la sentenza, atterrito apprende che lo trasferiranno allo Spielberg. E così commenta: "Essere costretto da sventura ad abbandonare la Patria è sempre doloroso, ma abbandonarla incatenato, condotto in climi orrendi, destinato a languire per anni tra sgherri è cosa sì straziante che non v'ha termini per accennarla!"
Ora. Il buon Silvio ci aveva testè descritto il martirio del caldo e dei miasmi e dei nugoli di zanzare che gli s'appiccicavano al corpo giorno e notte. A Venezia. Ma peggio di così, climaticamente parlando, cosa poteva mai aspettarsi in Moravia?
Eh, il classico vecchio luogo comune del clima salubre di casetta nostra...duro a morire!
 

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