Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

21 febbraio 2013

I veri problemi.

Certo, è banale. Le disgrazie altrui sollevano dalle proprie. Specie se c'è una sproporzione tra le due. A me è successo ieri, di consolarmi così, con un gran pugno nello stomaco.
Da qualche tempo a fine lezione, ogni tanto, il prof di yoga ci propina un documentario, per riflettere. Credo.
L'occasione si colora di un momento gastronomico, ognuno porta qualcosa da spizzicare e da bere, rigorosamente veg e alcolfree.

Sembriamo scolari in gita culturale, ci mettiamo tutti lì buoni buoni, la sala dove si pratica è un auditorium o cosa simile comunque le sedie non mancano e sono pure di ottima fattura, indi belle pese che ogni volta doverle impilare, o disimpilare, ti comprometti la schiena...

Bon, ristorati e assettati in penombra ci sorbiamo il pistolotto di turno. Sono documentari vecchiotti, pure nel montaggio, con immagine e commento didascalico (presente? Immagine di cervello, che pirla su se stesso come la ballerina dei carillon e testo che recita: “il cervello umano è composto da 4 fantastiliardi di terminazioni nervose”. E qui parte tutto uno sberluccichio di lucette pulsanti esemplificatrici dell'attività neuronale, che la mia si stanca solo a vederle...) No, quello che mi godo veramente sono le spigolature, i look degli intervistati, i collettoni, le giacchine di renna, le demo ante computer grafica, così lutulente che sembrano create per i Teletubbies.

... ecco, premessa esaurita, iersera prima che iniziasse la proiezione, mi scappa l'occhio sullo screensaver del pc dell'insegnante, l'unico veramente convinto dell'utilità di queste serate. Sull'immagine ci sono lui, lei, due fantoli nel mezzo, uno guarda in macchina l'altro è ripiegato sul fianco, il volto un poco assente. I figli.
Bello il tuo primo...
Sì ha preso tutto da mia moglie!
Il piccolo invece si vede che è distratto...
No, non è distratto, è che...che si sta spegnendo.
SI STA SPEGNENDO. Ma che dice. Lui riprende:
La foto è stata scattata prima di andare in onda su Rai Uno, la trasmissione sulle malattie rare...
Malattie rare?
Adesso sembra un poco irritato, ma io non so di che parla e ho stampato in faccia un punto di domanda grande così...sì, mio figlio ha una malattia genetica, - dice il nome, mai sentito- capita solo se entrambi i genitori sono portatori sani e mica sempre, dipende, infatti il primo dei figli è portatore sano, il secondo invece...no, non si può determinare prima del parto, solo se hai casi in famiglia ti fanno la mappatura del Dna. La spiegazione deve essere per lui come un mantra, ripetuta chissà quante volte, adesso infatti sembra più disteso.

Il linguaggio oggettivo, con l'approfondimento scientifico su come l'umanità proceda per selezione ha il potere di rilassarlo, anch'io bevo dal freddo e confortante mare della trattazione medica, che quel “si sta spegnendo” mi è arrivato dritto non so dove, ma ha fatto male...Come fanno male le frasi: quando ce l'hanno detto abbiamo pianto una settimana abbracciati io e mia moglie...che ti fa male è vedere la sua frustrazione, quando prima riusciva a salire sul divano e ora non capisce perché non ci riesce e ci prova, ci prova...

Insomma, ero gnecca per le mie quattro racole, il lavoro che non riparte, il progetto della casa, gli amici che hanno perso il lavoro, ora mi sento proprio un'idiota. Peggio: irriconoscente, una vera vanificatrice di talenti.

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