Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

15 novembre 2011

Siamo andate a Ddorf.

Siamo arrivate a Weeze, c'era il vento, come al solito, che ci ha fatto impennare i baveri delle giacche e chinare la testa. Sullo Shuttle per la stazione, le musichette di carnevale ricordano che è -era- l'11/11.
Ai lati, la campagna cobalto; profili sicuri delimitano i volumi dei campi, della strada, dei nuclei dei villaggi.
Alla stazione c'era Anna ad aspettarci. Un sorriso con una donna intorno. La biblioteca, il parcheggio lì davanti, la strada dal parcheggio lì davanti alla nostra zona... Tutte cose note.
In casa di Anto, l'odore della casa di Anto. Una combutta tra gli effluvi di cucina e gli aromi dei detersivi per lavarla. Quattro chiacchiere, cinque sbadigli. Ciangottio di stoviglie nel lavello, poi il silenzio delle camere. E' tardi e la settimana è stata lunga.
Fuori dalle finestre, il buio come pece solida.
Il resto, nei restanti giorni:
Martinszug all'Ostpark, lanterne, trombe e tamburi, lieder, il cavallo di San Martino, il fuoco, i dolci per i bimbi, le candele fumigolanti nei portici delle case.
Il brunch IOL a Les Halles, sontuoso e decadente in cornice pop-gotica.
http://www.les-halles.de/
Gli acquisti pre-natalizi da Strauss, quest'anno la palette prevede il brunito argento, bronzo e un tocco di malva.
http://www.strauss-innovation.de/
Dal dentista per il controllo di Ari, lui occhi dolci da iraniano, impettito come educazione tedesca impone.
All'asilo Steineriano per una Besuch, le maestre coi pigli e cipigli da bersaglieri, intente all'opre femminili, in ossimoro evidente. Bimbi plurimi, vestiti in costosi pannolenci, in disordine sparso tra costose architetture lignee auto-assemblate.
Passeggiata lungo il Dussel, su e giù. Ne conosciamo ogni buca, ogni albero...figurati se non ci accorgevamo dell'assenza delle oche, alla fine del sentiero: un silenzio "assordante".
Domenica alla trattoria da Rika, il jap dell'angolo, cena di mamme italiane. Scopriamo che parlano qualche parola di italiano, pure, i simpatici gestori. Le mamme invece parlano, parlano, parlano...

Siamo andate a Ddorf ed era come non essere mai venute via...
    

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