Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

11 dicembre 2011

Natale multiculti.

Primo Natale in Italia dopo quattro in Germania. Lì -in Germania s'intende- il primo anno, Nikolaus se ne è impippato e la povera duenne s'è sentita cattiva e abbandonata dai santi protettori.
E' che si pensava, io e il primitivo, che Nikolaus fosse una versione smilza di Santa Claus e quindi passasse per camini, finestre e pianerottoli il 25 dicembre.
Non il 6!
Il secondo anno abbiamo per puro caso lasciato gli stivalini di Ari fuori dalla porta di casa più o meno nella sera demandata...e il giorno dopo eccoli pieni di dolcetti e affini...Dono dei vicini.
Così, pezzo per pezzo, abbiamo scoperto le usanze teutoniche in fatto di Natale.
La casa si è via via corredata di Adventsalender, Adventkranz e piattino in bellavista per i biscottini natalizi...

Mantenere la tradizione di Santa Lucia, il 13dicembre, tanto viva nelle lande orobiche e nei ricordi d'infanzia di noi genitori, nonché condivisa dai cuginetti, è stato un vero impegno.
Arianna il primo anno cercava rispondenze tra i suoi compagnetti d'asilo, l'ultimo invece nemmeno la nominava, la povera cieca che porta i regali a dorso d'asino e li nasconde nei pertugi più irraggiungibili per la gioia dei piccoli e l'affanno dei grandi. Prendeva i giochetti, i dolcetti e zut!.




                                                     
E quest'anno? Quest'anno è andata così. Adventskalender, Adventskranz, tanto decorativa, nel tronco di betulla comprato in val Taleggio, Nokolaus l'abbiamo pre-pensionato in favore della piccola cieca, aiutati dall'arco alpino, che protegge sì dai venti freddi, ma purtroppo rende il traffico di santi donatori, conigli pasquali, sante miopi e dei loro quadrupedi difficoltoso e poco prevedibile.
 :-)

Nessun commento:

Posta un commento