Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

21 gennaio 2012

Hallo!

Nuovo anno. Quest'anno ho deciso di cambiare tante cose, rispetto ai precedenti inizi d'anno. Prima fra tutte niente più lista dei buoni propositi. Ci sono talmente tante fonti di frustrazioni, inutile aggiungerne. E niente più  planning per organizzare vita, ferie e spostamenti. Con l'età l'istinto si è auto-regolato. Come con la sveglia.

Quando è già puntata, qualcosa mi fa svegliare qualche minuto prima dell'allarme. Una volta, dovendo rientrare in Italia da Ddorf, forse proprio due anni fa quando Neanderthal e prole rimasero tre giorni a rimbalzare come palline di flipper tra gli aeroporti dei due Paesi, causa neve...
...Dovendo raggiungerli, mi svegliai la mattina del volo alle 4.45 constatando, con sgomento, che l'allarme delle 5 era disinserito.
Quando è il tempo di fare le cose, viaggi, vacanze, tac...mi attivo a tempo debito. Più o meno. Ma più che se l'avessi programmato.

Il post però approfitta del saluto di inizio d'anno per parlare di un'altra cosa. Ci sono parole che assumono significati affatto diversi dai loro propri, se usate in un contesto colloquiale e in certe situazioni dialogiche. In inglese si chiamano particles. In Italiano..non lo so che ho trovato solo il termine inglese.
Una particle tedesca di particolare effetto è, appunto, "Hallo!"

Sì, vuole dire ciao. E fin qui...Si dice un sacco anche "ciao!", come in italiano. Ma solo quando te ne vai, che se lo usi quando incontri una persona ti guardano male (tra l'altro "ciao!" lo pronunciano benissimo. Così bene che viene facile pensare che chi lo dica sappia anche tutto il resto. Poi controllando l'etimologia salta fuori che effettivamente pare derivi da "Tschüss!" tedesco. Che vuole dire, ça va sans dire: "ciao!")

Hallo pronunciato: "Halòòò", con la mano davanti al volto come per proteggersi da un riverbero insidioso e rivolto a un'altra persona invece significa: "..Azz stai facendo, cretino!"
Sì, sì. Proprio così. Tagli la strada a un ciclista, per esempio, quello frena bruscamente, tira su la manina di taglio, ti guarda e fa: " Halòòò!"
Mica avevo capito, all'inizio. E io rispondevo bella giuliva, sorridendo rasserenata di una reazione tanto accomodante, malgrado le mie evidenti malefatte: "Hallò, good morning!"
Ricordo una coppia anziana che al mio gongolante saluto rimase letteralmente impietrita. Immobili come statue di sale. Che non è mica facilissimo sconcertare i tedeschi!
Poi come sempre, tutte queste espressioni idiomatiche, tanto suonano assurde all'inizio tanto facilmente poi ti restano dentro.
Si apprende come  i bambini, se le parole si associano a particolari stati emotivi, le ricordi meglio.

http://german.about.com/library/weekly/aa010806a.htm

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