Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

4 aprile 2012

La cucina di Petronilla. Intensamente pollo.

Questa è una ricetta da guerra di resistenza, anzi da "assedio di Leningrado" (lo stadio più estremo, ça va sans dire, spetta alle ricette "da lager"...). L'hanno ispirata Spilla e Matisse, i due gatti che allietano con la loro presenza felina le nostre ore domestiche. I due non amano le scatolette. 


Al supermercato più vicino, settore macelleria, chiedo se mi concedono un vassoio di resti da affettatrice...Il tipo in camice bianco dal bancone mi lancia uno sguardo complice: "Non si potrebbe, ma glielo preparo" "Guardi che è per i gatti...", "Sì, ma non possiamo..." Vebbeh, invece me lo prepara. Pollo e tacchino, si vede che hanno più avanzi. Un chilo di roba per 3€.


A casa, scopro il cellophane e sulla sommità del mucchio occhieggiano due belle bistecche. Non riesco a provare riconoscenza, penso solo che la prossima volta rinuncerò al look benzinaia del Minnesota, che se devo muovere a pietà l'addetto del reparto macelleria (poi a me il pollo non piace, sento i cascami di pesce con cui li nutrono). 


Rimuovo le bistecche e mi metto lì a tagliuzzare in pezzi piccoli e poi a congelare, sacchettin per sacchettino...Ci sono delle parti durissime da spezzettare. E qui si entra nel clou della "ricicletta". Allora mettere sul fuoco un bel pentolone capiente di acqua, impreziosita da zucchine, carote, patata se vi piace, sedano e erbe a piacere. Ogni volta che c'è un pezzo legnoso via, lo si butta in brodo...Lasciare cuocere ad libitum, anche un due o tre ore. Schiumare.


Ed ecco bello bello un brodino leggero di pollo, perfetto per i risotti primaverili o a base di pesce. Si congelano a loro volta le dosi in esubero. Si cola bene la verdura e i pezzi di pollo...e si danno ai gatti, come alternativa alla carne cruda. 


...L'avevo detto che era una ricetta di guerra! 


    

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