Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

25 ottobre 2012

E' arrivato l'acciaista...

Lavori in casa. Spesso va così: cominci con l'idea di abbattere un tavolatino divisorio e ti ritrovi a elaborare una DIA che nemmeno per il Colosseo...Uhm, cattivo esempio che il Colosseo è stato "tirato su" -mi sto adeguando ai phrasal verbs orobici- in soli 8 anni.
Io per il tavolato di cui sopra sono già a 14 mesi...

E' anche ben vero che dopo 12 anni improvvisamente ti accorgi che tutto o quasi in casa ha bisogno di una revisionatina.
Per farla breve. Decido di cambiare il lavello della cucina. Un umile lavello Ikea impropriamente posizionato sotto top. 12 anni fa, giunti al lavello, non avevo più una lira e 30 mila lire di lavello Ikea rappresentava la cifra soglia.

Ha funzionato benone. Ma giustappunto tre mesi fa ha ceduto. Bene, facciamolo fuori. Gli è che il top nel quale s'incastra la vasca è un lastrone in cemento di 6 cm di spessore che nemmeno Lazzaro poteva spostare. E il vano, foro, buco dove s'incastona la bacinella deve rispettare certe dimensioni. Ovvio che i prodotti scaci queste misure non le rispettino. Ovvio che nemmeno i prodotti di serie non scaci le rispettino (i prezzi variano dai 50 euro Ikea ai 1000 euro per una vasca Alpes o Blanco)

Dopo varie peregrinazioni dal cementista, poi dal rivenditore "tennico", arriva il consiglio tailor made: l'acciaista.

Ecco. Io non so se in Germania esistano complicazioni cotali. Pure l'acciaista. Come non bastassero i consigli della suocera, della sorella, dell'architetto, dell'idraulico, del cementista. Vai dall'acciaista e..non capisci più un kuraz.

Che questo ti parla di stampi e saldature, raggio raggiungibile e...chi lo sa che...

Quando arrivo al cospetto dell'acciaista, io sono davvero al di là del limite. Gli chiedo un aiuto concreto che sembro un povero naufrago nella tempesta. L'acciaista malgrado la professione inflessibile, è uomo sensibile e, finalmente, mi concede di portare a casa un sample (così il cementista, l'architetto, la sorella, la suocera potranno verificare la messa in pratica dei loro consigli)
"Fatto qui?", la domanda è mia. "Ma nooo..." trasecola e mi guarda come se non conoscessi un'ovvietà, la fine del muro di Berlino, il crollo delle due torri gemelle a NY: "Non ci sono gli stampi raggio 30 - invento- qui nella bergamasca..." "...vengono da Brescia!". Va beh, transeat.

Salgo su in ufficio per la fatturazione. Il lay out architettonico è semplice, sempre lo stesso, officina open space giù, con apertura a serranda ingresso parcheggio, rampa di scale prefabbricate alla cellula ufficio, sospesa nella parte alta del capannone, dove opera in funzione amministrativa la moglie, la madre, la figlia del piccolo imprenditore. Completano l'arredo, oltre ad una scrivania e al "conputer" stufetta e macchinetta del caffè.

In officina, invece, niente riscaldamento, si va con le stagioni. Ci guadagna il fisico.
Qualche anno fa mi divertiva pure, entrare nel merito dell'operatività cantieristica. Oggi, la cosa perlopiù mi lessa i cabasisi...

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