Autunno

Autunno
E' un tramonto italiano ma a me ricorda Ddorf.

30 novembre 2012

Dove sono?

Mah. Sono qui, tento di sopravvivere alla SAD, la sindrome stagionale, che ogni anno mi lascia come una medusa spiaggiata su argini grigi e limacciosi. Fortuna che aiuta la dieta. Contro la sad, via acclaro, prendo pillole di iperico, e l'iperico, vo' scoprendo, non c'azzecca con l'alcool, anche due bicchieri di grignolino son eccessivi, e pure fa a pugni con il caffè zuccherato...quindi tutta salute.

Anche se poi devo capire. Tutte le diete che funzionano, facendo perdere peso, virano sulle proteine. E riducono i carboidrati. Però le proteine fan male, dicono, e fanno arrivare malattie degenerative che era meglio morire di fame piuttosto...
E noi povere climateriopare di mezz'età sembriamo le palline del flipper. Prima "di là", verso i vari "Star bene", i personal trainer delle palestre, le colleghe ben drenate che ti passano la "Dukan" o la "Montignac" dell'amica dell'amica, in fotocopia, con le ricette che non trovi neanche su Fb. Poi "di qua" verso i vegan, le diete probiotiche e anticancerogene di Berrino. Tutte diete vegetariane, tutte senza sale, zuccheri, farine raffinate. Tutte salute.
Però la ciccia resta.

La scorsa settimana sulla dieta si è sfiorato un conflitto che al confronto Palestina-Israele sembra le baruffe chiozzotte. Il professore di yoga, bancario di giorno, la sera si traveste da San Francesco Sai Baba, ci propone un video in favore del vegetarianesimo che lui pratica da un lustro con lustro.

Segue rinfresco, vegetariano.

Il video, strillato come un proclama dei mitici '70, ha uno script semplice semplice: siamo a rischio cancellazione del pianeta causa allevamenti intensivi. Solo se smettiamo di mangiare carne, tutti e subito, rinascerà una nuova compatibilità ambientale, un'era di pace e armonia arcadica.
Così. Papale.  La parte destruens del proclama visivo è condita con tutti gli orrori faunafobici, galline senza gambe, vitelli deformi, gabbie buie, scuoiamenti, sangue animale ovunque.
E termina, la fase distruttiva, con immagini di deserti sotto soli accecanti, rametti secchi puntanti verso il cielo e fiumi riarsi.
Si smette di divorare carni orrendamente uccise (ipotesi) ed ecco il primo germoglio sboccia nel deserto e si moltiplica regalando dolce frescura ai, pochi, sopravvissuti rimasti che s'abbracciano felici.
Musichetta rasserenante di sottofondo.
Dopo la proiezione, qualcuno, tra cui io, si alza e comincia a predisporre il buffet, ottimamente preparato da uno dei radi maschi che compongono il gruppo yoga. Il resto del gregge resta a discettare davanti allo stop-frame finale del video.
Dopo una decina di minuti il gruppo delle "Marte" inizia a mangiare, attendendo invano "le Marie" che invece son ancora là a concionare con il prof della rava e della fava.
Beh, il professore è sclerato, come dicono a Milano, accusando(ci) di scarsa partecipazione e menefreghismo. Mai visto incacchiato in tutto l'anno, proprio al messaggio di pace e bene doveva tirar fuori la taurina, e la putrescina e la proteina animale, che è rimasta in lui...

(In realtà,alla base del contendere, solo un semplice malinteso. Noi del banchetto eravamo convinti che gli altri stessero sciallando un poco, e che ci si sarebbe ritrovati immantinente intorno al desco per condividere l'esperienza cineforum...anche perchè si era fatta una certa, sempre come si dice a Milano, era l'ora di andare a nanna..)

In ogni modo, ho guardato il professore di yoga. Occhi che sprizzavano irritazione, movimento dinamico, collo proteso... e, per la prima volta da quando lo conosco ha assunto ai miei occhi, finalmente, una dimensione sessuata.

Il che la dice lunga sugli stereotipi...e anche sulle conseguenze -imponderabili- delle diete.


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