La Perla è il tempio della lingerie
dedicato alle amanti annoiate e anoressiche dei noveaux riches
italici.
Non c'è donna che non si lasci turbare
da questi frammenti di pizzi preziosi e cangianti incastrati tra
lucide giunture di algidi manichini, in sontuose vetrine che
presiedono le vasche di tutti i centri della penisola.
Entro, anche solo per togliermi uno
sfizio. Chiedo delle mutandine, la commessa sorride comprensiva,
aziona un pulsante e sccc... si apre un cassetto accanto a noi. Dentro tanti
coriandoli serici multicolori...
Mi sono abituata ai samples appesi e
ben visibili. Scartocciare mutandine come i Ferrero rocher,
“Le lasci pure sul banco, che le ripiego io signora!” per trovare
quella giusta, sotto gli occhi solleciti della commessa, mi imbarazza
un poco.
La maggior parte delle candidate sono
inadatte allo svolgimento del loro scopo precipuo...porre uno strato
tessile tra le umide parti intime femminili e i vestiti.
Ora, per curiosità alzo gli occhi e
intorno a me, a scartocciar cioccolatini, ci sono un discreto numero
di attardate signorotte, mica particolarmente giovani, mica
particolarmente magre. Ad occhio e croce direi che almeno la metà ha
figliato. Non posso credere che le loro jolande, si lascino avvolgere
e ben contenere da slip col cavallo di 2 centimetri di larghezza...
Finalmente incontro qualcosa che appaga
il mio desiderio di lusso -scarso, con l'esigenza di portabilità
-tanta.
E' color malva, tipico della tardona
single di ascendenza anglosassone...ma in un paio di lavaggi, conto
di farla giungere a una più intrigante sfumatura “cenere”.
Allungo alla commessa la mia braga,
come una piuma preziosa viene avvolta da candida velina, poi infilata
in una bustina di plastica trasparente e fatta scivolare infine in
una lussuosa micro shopping bag con nastri di raso.
Ecco, quando lascio il negozio mi sento
come Audrey che esce da Tiffany. Paga e soddisfatta.
La sera ripongo la nobil mutanda tra le
altre umili plebee, quando mi sfugge l'occhio sul cartellino
d'istruzioni per il lavaggio.
Cito: “Trattate il vostro capo con
cura! Consigliamo di lavarlo separatamente in acqua tiepida, evitando
prodotti chimici, olii solari, detergenti. Non lasciare in ammollo,
non piegate il capo, non asciugate alla luce diretta o a contatto con
fonti di calore...”
E cioè? Come diavolo si lava 'sta
mutanda, considerando che, come tale, andrà spesso lavata? E
asciugata? E ripiegata? E che c'entrano gli oli solari?...
...Ma poi, presente l'acidità che
circola là sotto, dove deve operare? Mica è un fazzolettino da
taschino.
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